Artec Leo aiuta i protesisti maxillo-facciali di SSN a guarire i pazienti ustionati
Anthony Simpson, Nina Sykes e Lily Dewhurst hanno contribuito a questo articolo.
La sfida: i protesisti del dipartimento di protesi maxillo-facciale dell'ospedale Whiston avevano bisogno di una tecnologia sicura per i pazienti, senza contatto e precisa per ottenere una rappresentazione digitale accurata delle ustioni del paziente per consentire la creazione di precise guaine personalizzate.
La soluzione: Artec Leo, Artec Studio
I risultati: i sopravvissuti alle ustioni sono stati scansionati con Artec Leo come alternativa al metodo di impressione convenzionale. I dati di scansione sono stati quindi trasformati in un modello 3D straordinariamente preciso e utilizzati per personalizzare in modo accurato i tutori per le ustioni e creare una terapia di pressione personalizzata, più confortevole per i pazienti.
Perché Artec? La tecnologia Artec 3D ha trasformato il trattamento delle ustioni consentendo al team di creare dispositivi protesici che si adattano perfettamente all'anatomia individuale del paziente, migliorando sia la funzione che l'estetica, oltre a fornire supporto e comfort.
Whiston Hospital: un pilastro dell'assistenza sanitaria di nuova generazione
Alla ricerca di modi per migliorare la cura dei pazienti
I sopravvissuti alle ustioni subiscono spesso lesioni, tra cui cicatrici, potenzialmente in grado di rovinare la loro vita e provocare traumi emotivi.
La riabilitazione da queste cicatrici è un lavoro che richiede delicatezza, persistenza e scrupolosità sia per l'équipe medica che per i pazienti. In tutto il mondo, vengono implementate modifiche alla cura del paziente per contribuire a migliorare i risultati delle cure e la qualità della vita. I problemi comunemente riscontrati con le tecniche tradizionali possono ostacolare la guarigione, causare ulteriori problemi al paziente e, in ultima analisi, ritardare la capacità dei pazienti di ritornare a fare una vita normale. I metodi convenzionali per prendere il calco per la produzione di tutori possono essere scomodi e stressanti per il paziente. L'introduzione della scansione digitale utilizzando Artec Leo è stata rivoluzionaria all'interno della pratica del dipartimento.
L'Ospedale Whiston ha un curriculum impressionante quando si tratta di ricerca medica, esperienza con il paziente e accesso ai servizi. Come parte del Mersey and West Lancashire Teaching Hospitals NHS Trust, ospita la Mersey Regional Burns, Plastic and Reconstructive Surgery Unit insieme a premiate unità di chirurgia, cancro e chemioterapia.
Per trovare approcci sempre più moderni all'assistenza sanitaria, viene spesso utilizzata la tecnologia di nuova generazione, quindi era logico che il team prendesse in considerazione la scansione 3D nella riabilitazione delle ustioni. Negli ultimi anni, la digitalizzazione 3D è diventata sempre più preziosa nella cura e nella ricostruzione delle ustioni, dalla valutazione delle ferite alle medicazioni e guaine personalizzate, alla progettazione protesica e al trattamento delle cicatrici.
Poco prima della pandemia, il team del reparto Protesi ha iniziato a esplorare la tecnologia di scansione 3D con Artec Leo, lo scanner di punta senza fili di Artec 3D.
Lo schermo HD di Artec Leo fornisce ai medici una visione in tempo reale delle scansioni dei pazienti. Foto per gentile concessione del Dipartimento di Protesi, Mersey and West Lancashire Teaching Hospital
"Prima di adottare Artec Leo nel nostro reparto, abbiamo utilizzato tecniche convenzionali, utilizzando materiali per calchi per ottenere un'impressione del viso o del collo del paziente. Ciò è di solito scomodo per il paziente, può richiedere molto tempo ed è potenzialmente impreciso", ha affermato Anthony Simpson, responsabile del servizio Protesi e Laser presso il reparto. "Attualmente, utilizziamo lo scanner per un massimo del 95% dei pazienti, e questo si sta dimostrando molto più accurato delle tecniche convenzionali."
Lo strumento più semplice per le attività più difficili
Prima di prendere una decisione, Simpson e il suo team hanno consultato Alex Chung di Central Scanning, che ha dato agli operatori sanitari una demo dal vivo di diversi scanner. L'ambasciatore Artec Central Scanning fornisce soluzioni 3D (e la sua consulenza esperta) per una vasta gamma di applicazioni mediche, tra cui odontoiatria, protesi, ortesi e chirurgia.
Dopo aver appreso le basi della scansione con Chung, il team di Whiston ha continuato a utilizzare lo scanner nel proprio lavoro quotidiano, rendendosi rapidamente conto che il flusso di lavoro era diventato più veloce e, cosa forse più importante, meno invasivo e traumatico per i pazienti.
Una piacevole sorpresa: non ci è davvero voluto molto per padroneggiare questa tecnologia. Il team ha riferito che è stato un processo molto intuitivo di esperienza pratica: prima la scansione, poi il trasferimento dei file dallo scanner al laptop, quindi l'utilizzo del software. Anche ora, dopo aver affrontato gli scenari di scansione più impegnativi, gli operatori sono entusiasti di continuare a esplorare le impostazioni dello scanner, semplicemente perché ci sono moltissime funzionalità innovative.
"Una volta capiti tutti i metodi a nostra disposizione, è stato abbastanza veloce svolgere le operazioni che dovevamo fare. E abbiamo capito che c'era molto altro che potevamo fare grazie allo scanner e le sue molte funzionalità," ha confermato Nina Sykes, responsabile del servizio Protesi e Laser.
Grazie alla delicata curva di apprendimento di Leo, il personale medico può incorporare rapidamente la tecnologia nel proprio flusso di lavoro, concentrandosi sulle attività essenziali. Foto per gentile concessione del Dipartimento di Protesi, Mersey and West Lancashire Teaching Hospital
Se c'è un aspetto notevole di Artec Leo, è la facilità e la velocità con cui uno specialista può muoversi intorno all'oggetto da scansionare. Leo, completamente wireless basato sull'intelligenza artificiale, garantisce libertà e flessibilità, impareggiabili in un reparto ospedaliero durante la scansione di pazienti. Un medico ottiene dati 3D in pochi minuti e vede la replica digitale esatta e realistica che viene ricostruita in tempo reale direttamente sullo schermo HD dello scanner. Le possibilità offerte al team da Artec Leo erano radicalmente diverse.
"È molto più facile che fare il calco di un paziente che si trova a letto o spostarsi tra reparti diversi", ha continuato Sykes. "Puoi semplicemente impugnare lo scanner, mentre prima dovevamo portare con noi un carrello pieno di materiali per i calchi che possono essere scomodi e causa di stress per il paziente."
Un flusso di lavoro fluido e un'esperienza rilassante per il paziente
Adesso è possibili ottenere dati accurati in pochi secondi, e il team ha una procedura collaudata: prima, il paziente viene scansionato con Leo, poi i dati di scansione vengono trasferiti su un laptop per ulteriori alterazioni e perfezionamenti in Artec Studio, dopo di che il file può essere inviato ai colleghi, che possono utilizzare software specializzati, come Geomagic Freeform, per levigare le cicatrici e ottenere il modello 3D finale nella forma e dimensione desiderate. Quest'ultimo processo avviene in laboratorio, dove i design finali dei dispositivi di compressione possono essere immediatamente stampati in 3D.
"Dopo la scansione, elaboriamo i dati", ha spiegato Simpson. "Poi li trasferiamo ai nostri colleghi dell'altro laboratorio. Loro levigano tutti segni e tutte le cicatrici nelle aree desiderate e stampano il modello che ci serve. È un metodo di produzione del modello incredibilmente facile, pulito e accurato. Da questo modello stampato creiamo quindi una guaina in PETG. In questo modo otteniamo una guaina precisa per i pazienti."
Il team ha così scoperto che la scansione dei pazienti nella maggior parte dei casi era più rapida, più facile e più accurata delle tecniche convenzionali, ma i volti di alcuni pazienti potrebbero essere comunque più difficili da scansionare di altri, tenendo conto delle caratteristiche tipicamente difficili da catturare come barba o baffi.
In tal senso, il team ha trovato particolarmente prezioso il feedback dei propri pazienti. Molti sopravvissuti alle ustioni presso The Trust hanno sperimentato entrambi i metodi e hanno preferito la scansione 3D alla presa di impronte poiché era una procedura molto meno invasiva, risparmiando loro potenzialmente molto disagio fisico e stress emotivo.
"La adorano", ha detto Sykes. "Abbiamo avuto un paziente, a cui sono state fatte guaine con entrambi i metodi, per primo il calco. Ha detto di averlo trovato piuttosto invasivo e scomodo, mentre ha adorato la scansione e quanto fosse precisa la guaina."
Precisione in ogni dettaglio: scansione dell'area ustionata per una valutazione completa. Foto per gentile concessione del Dipartimento di Protesi, Mersey and West Lancashire Teaching Hospital
Sia Anthony Simpson che Nina Sykes sono certi che la scansione 3D crei un'esperienza molto migliore per il paziente. La tecnologia può anche aumentare la fiducia nelle persone che attraversano un processo di guarigione lungo e spesso traumatico. Secondo i medici, la vera lettura delle ustioni, la qualità e l'uniformità dei risultati che sono riusciti a ottenere con il Leo, ispira sia il personale medico che il loro reparto.
"Quando entri per visitare il paziente con lo scanner, sembra subito professionale e moderno", ha detto Simpson, "e possiamo mostrare ai pazienti la scansione e i risultati ottenuti subito dopo averli scansionati."
Altri tipi di trattamento da trasformare
I medici vedono anche un grande potenziale nell'esplorazione dello scanner e delle sue capacità, riflettendo su più possibili applicazioni. Dopo aver affinato il proprio approccio, discutono se e come la tecnologia può essere utilizzata da diversi team per portare più tipi di trattamento a un nuovo livello di qualità. Ad esempio, gli specialisti di un team di terapia delle ustioni si sono chiesti se il team potesse scansionare un'ascella per creare delle guaine per l'area ascellare.
Nel frattempo, sono arrivate nuove richieste e idee da chirurghi ricostruttivi e medici che misurano il volume della cicatrice o studiano l'integrazione dei tessuti, il che promette nuove direzioni in cui svilupparsi con l'introduzione di soluzioni di scansione 3D. Tutto questo è un ottimo esempio di come la scansione 3D trasformativa può essere utilizzata nei flussi di lavoro medici e nel trattamento delle ustioni in particolare.
Non è passato molto tempo da quando la guarigione delle ferite ha iniziato a spostarsi dal trattamento standard esistente (spesso lento e doloroso) verso tecnologie più recenti e meno invasive. Sebbene ci siano stati progressi significativi in vari trattamenti delle ferite cutanee, è stato solo quando gli operatori sanitari hanno abbracciato la tecnologia 3D che i metodi più delicati sono stati introdotti in cliniche e laboratori.
Al Whiston Hospital, la scansione 3D è ora più di una semplice tecnologia. È diventato un modo per confortare i sopravvissuti alle ustioni e allo stesso tempo fornire loro un trattamento di alta qualità, incomparabilmente più veloce e accurato.
Gli scanner dietro alla storia
Prova i migliori scanner 3D a livello mondiale.