Scan the World e Artec Eva ospiti di Google Arts & Culture

La sfida: L'iniziativa Scan the World, nata a Londra, voleva creare un ecosistema aperto a tutti per condividere liberamente manufatti culturali digitali scansionati in 3D disponibili per la stampa 3D, rendendo l'arte accessibile a chiunque.

La soluzione: Artec Eva, Artec Studio

Il risultato: con la tecnologia Artec, STW viaggia in tutto il mondo per scansionare oggetti esposti nelle gallerie d'arte, da Londra a Limerick, da Milano a Madrid.

Perché Artec: con la sua versatilità Artec Eva ha permesso al team di percorrere gallerie in tutto il mondo scansionando sculture e elaborando i dati catturati su Artec Studio con molta facilità.

Scan the World

Sapevate che solo l'1% delle collezioni dei musei vengono esposte? E per questo uno per cento vale il vecchio adagio di "guardare ma non toccare," come ci ricordano le teche di vetro e i cartelli su di esse. Da sempre, se vuoi vedere qualcosa, devi andare dove si trova.

Un'iniziativa culturale nata a Londra si è posta l'ambizioso obiettivo di cambiare questa situazione.

"Scan the World è un progetto nato dalla costola di un'iniziativa artistica che ha avuto luogo circa otto anni fa", ha detto il fondatore e manager Jon Beck. "Volevamo sfruttare le tecnologie finalmente accessibili al grande pubblico (come la fotogrammetria, disponibile persino sui nostri smartphone) al fine di condividere le molte storie del patrimonio culturale in tutto il mondo."

Scan the World è un progetto in crowfunding che invita gli utenti di tutto il mondo a contribuire con i propri modelli 3D di sculture e opere d'arte di musei e gallerie. Questi metodi vanno dalle scansioni di fotogrammetria dei telefoni cellulari agli scanner 3D professionali. Questi modelli possono quindi essere scaricati, stampati in 3D o utilizzati in qualsiasi altro modo.

"Volevamo sfruttare le nuove tecnologie, finalmente accessibili al grande pubblico, al fine di condividere le molte storie del patrimonio culturale in tutto il mondo."

"Volevamo dare la possibilità di liberare le opere d'arte attraverso queste nuove tecnologie, ma anche di rendere disponibili le opere d'arte e le loro copie a chiunque desiderasse vederle", ha detto Beck.

Avanti tutta con Google

Dal momento in cui è nata, l'idea alla base di Scan the World è cresciuta, catturando l'attenzione di aziende del calibro di Google e Wikipedia. E insieme a questi grandi nomi è arrivata una maggiore accessibilità.

"Ci siamo trovati a collaborare con Google Arts and Culture e Wikipedia. Per un piccolo progetto artistico come il nostro iniziare improvvisamente a collaborare con [queste aziende] e molti grandi musei, ottenere questa credibilità ha significato poter migliorare il modo in cui catturavamo le nostre scansioni", ha spiegato Beck.

Scan the World

I modelli 3D di Scan the World sono presenti e ospitati su Google Arts & Culture

"Google Arts & Culture si è rivolto a noi per la nostra apertura e devozione nei confronti della community; hanno deciso di aiutarci a diffondere la nostra collezione digitale il più ampiamente possibile."

Con il supporto di Google e la pubblicità che ne è conseguita, più musei si sono interessati all'idea di condividere il proprio lavoro con il team di STW, portando a creare più storie da raccontare e a condividerle il più ampiamente possibile.

"Google Arts & Culture ha deciso di aiutarci a diffondere la nostra collezione digitale il più ampiamente possibile."

"Penso che sia molto importante che queste storie vengano diffuse in tutto il pianeta. Ed è proprio questo lo scopo che ci poniamo a Scan the World," ha detto Beck. "Vogliamo concentrarci su narrative focalizzate sugli oggetti, e sulle comunità che nascono da questi diversi tipi di manufatti."

E mentre la partnership con Google consente loro di spiegare meglio il lavoro che svolgono e le storie che vogliono raccontare, Scan the World resta saldamente attaccato alla propria missione: riportare le storie nelle mani della comunità.

"Non abbiamo ambizioni di controllo o di curatorialità," ha continuato Beck, "è più una sorta di narrazione che mette la nostra comunità su un piedistallo e mette in mostra le storie più notevoli e emozionanti che abbiamo raccolto negli ultimi otto anni".

Come viene utilizzato Artec

Sulle spalle di giganti come Google e i più famosi musei mondiali, i membri di Scan the World si sono messi alla ricerca della più avanzata tecnologia. Conoscevano già la tecnologia Artec, utilizzata in progetti precedenti, quindi Artec 3D si è dimostrata subito una scelta obbligata e lo strumento perfetto per questo compito.

"Stavamo cercando tecniche e metodi per scansionare in massa e con facilità e alta qualità, e questo ci ha portato alla scansione a luce strutturata", ha ricordato Beck.

Il loro strumento di scelta: Artec Eva. Lo scanner di punta di Artec 3D, Eva, è uno scanner ideale per catturare esattamente il tipo di oggetti che si trovano in un museo: sculture, busti, ornamenti, reliquie e altro ancora. Leggero, veloce e preciso, Eva (e tutti gli altri scanner Artec) sono sicuri da usare su qualsiasi superficie o oggetto. Questo ti lascia con oggetti intatti e indisturbati che vengono completamente catturati in 3D, quindi elaborati in modelli 3D ad alta definizione e completamente strutturati.

"Mentre attraversi lo spazio del museo con Artec Eva, puoi raccogliere e acquisire dati perfetti".

"In primo luogo, ottenere una scansione di scarsa qualità con Artec Eva è praticamente impossibile", ha detto Beck. "Ma è anche la sensazione di camminare nello spazio del museo, libero di poter raccogliere dati quando e dove vuoi, e parliamo di dati assolutamente perfetti."

Questo è in netto contrasto con gli altri tipi di scanner con cui lavoravamo in passato che richiedevano un lungo periodo di addestramento, rendendo difficile acquisire risultati soddisfacenti nell'immediato.

"Con gli scanner Artec, è tutto molto più pratico", ha detto Beck. "Sono lo strumento più semplice da mostrare alle persone che non hanno mai utilizzato tecnologie 3D o digitali all'interno di uno spazio museale."

Scan the World

Cattura le sculture con Artec Eva al London Sculpture Workshop

Un semplice processo di scansione

Un esempio recente è il lavoro svolto da Scan the World allo Statens Museum di Copenaghen. Il viaggio in Danimarca gli aveva lasciato poco tempo, e catturare con precisione tutto il possibile era fondamentale per il successo del progetto.

Ma, grazie ad Artec Eva, non c'era da preoccuparsi del tempo. "Potevamo anche non preoccuparci del controllo di qualità, data la nostra totale fiducia nel software Artec Studio, siamo quindi riusciti a scansionare moltissimo nello spazio di un giorno per poi elaborare i dati in seguito", ha detto Beck.

Oltre ad essere più semplice e comoda in termini di tempo, la soluzione Artec è anche più conveniente: anche con il poco tempo a disposizione, il team è riuscito a digitalizzare quasi 80 artefatti al giorno.

"Sapete qual è la cosa migliore? Il software."

La semplicità degli scanner Artec e degli algoritmi intuitivi del software Artec Studio sono la chiave di questo successo. "Anche se lavoro con la tecnologia, non sono il migliore esperto del campo", ha detto Beck, ridendo. "Ma sapete qual è la cosa migliore della scansione con uno scanner Artec? Il software."

Scan the World

Having access to this technology creates opportunities for artists and creators all over London and beyond

Artec Studio, ha riferito Beck, offre una semplice procedura passo dopo passo che ti accompagna durante l'elaborazione ottimizzando i dati al posto tuo. La modalità HD ha comportato un enorme miglioramento dell'aspetto generale dei dati, ma ciò che è veramente essenziale è riuscire a lavorare su una sezione di una scansione o avere la possibilità di aggiungere altri dati scansionati in seguito.

"Tutta questa versatilità aiuta davvero i miei flussi di lavoro." Ha detto Beck. "E con gli aggiornamenti annuali di Artec Studio, sembra di ricevere ogni anno un nuovo prodotto. Significa che ho sempre un nuovo gingillo con cui giocare, tornare sui vecchi progetti di scansione e riutilizzarli."

Scansionare il futuro

Attualmente, il database Scan the World ha circa 25.000 modelli 3D catturati in tutti i continenti, 5.000 dei quali sono stati scansionati dal core team con Artec Eva. "Artec ci ha aiutato a creare un'enorme differenza nella qualità tra ciò che avevamo in passato e a ciò che siamo in grado di ottenere ora", ha detto Beck.

"Abbiamo delle incredibili riproduzioni digitali di opere d'arte, delle repliche praticamente perfette! La qualità dei facsimile che ora possiamo creare? Grazie a questa tecnologia, riusciamo a ottenere copie digitali del patrimonio culturale di alta qualità e di dimensioni precise."

Vuoi che ti spediamo questo articolo via mail?

Scopri per primo tutte le novità e offerte di Artec 3D.

Scanners behind the story

Try out the world's leading handheld 3D scanners.

Baidu
map